Due opere di Avish Khebrehzadeh acquisite dall’Albertina Museum

Tra le straordinarie opere esposte nella prima mostra temporanea post-lockdown alle Gallerie d’Italia di Vicenza, troviamo Schema Luminoso Variabile di Grazia Varisco del 1963. La mostra FUTURO | Arte e Società dagli anni Sessanta a domani è ideata e curata da Luca Beatrice e Walter Guadagnini con il patrocinio del Comune di Vicenza. La mostra parte dal Futurismo e dagli anni ’60 e arriva fino ai giorni nostri, con un finale aperto e con quasi cento opere di artisti italiani e internazionali, appartenenti alla collezione Intesa Sanpaolo e collezioni private.
In mostra a: https://www.gallerieditalia.com/it/vicenza/mostra-futuro/
Art Around ha da poco pubblicato una nuova intervista audio all’artista milanese Grazia Varisco. Arte al maschile o al femminile che sia, le piace definirsi un artista, senza l’apostrofo.
«L’arte è un punto di domanda. È un gioco. L’artista attinge al dubbio come strumento di conoscenza».
Questo viaggio aperto alla sperimentazione ludica, tra rilievi interattivi, sculture e installazioni sonore, nella mutevolezza continua delle forme attraversa tutta la carriera di Grazia Varisco, dagli esordi legati alle esperienze ottico-cinetiche, accanto ai compagni Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gianni Colombo e Gabriele De Vecchi, del Gruppo T (dove T stava per tempo, estensione dell’opera nella quarta dimensione). Ogni forma da lei creata ha da sempre una stretta correlazione con il movimento, un concetto che ha origine fin dagli esordi con il Gruppo T, dove il movimento era la risposta alle relazioni tra spazio e tempo, più spesso un’azione generata dall’ambiguità, dal caso e dal dubbio.
La qualità inconfondibile del suo lavoro è la leggerezza. Sculture e rilievi volano, con Grazia.
Per leggere l’articolo completo: https://www.artaround.info/mag/varisco-si-racconta-gioco-dubbio-e-ironia-come-strumenti-di-conoscenza/8062
Recentemente aperto al pubblico al Castello di Barletta, INHUMAN, una mostra collettiva a cura di Giusy Caroppo con opere degli artisti di fama internazionale Kendell Geers , Oleg Kulik e Andres Serrano. Pensata per incoraggiare la riflessione sull’universalità del degrado umano, la violenza esercitata dall’individuo o dal potere contro la dignità della persona e le sue libertà – anche alla luce del recente lockdown indotto dalla pandemia e delle proteste legate al movimento Black Lives Matter – la mostra tocca la sfera morale e antropologica, al di là della storia, delle latitudini, dell’età, del genere e della religione, mostrando come la “disumanità” sia, in effetti, “una delle qualità caratteristiche dell’essere umano” come già affermato nel diciannovesimo secolo secolo da Ambrose Bierce.
Link alla recente intervista di Arianna Di Genova con Kendell Geers per Il Manifesto:
https://ilmanifesto.it/larte-guarisce-con-febbri-allucinatorie/
Harper’s Bazaar ha da poco pubblicato un’intervista condotta da Marco Arrigoni con Grazia Varisco come parte del focus della rivista incentrato sulle donne artiste nate negli anni ’20 e ’30 che sono salite alla notorietà e si sono affermate come figure centrali della scena artistica contemporanea.
Alla Stazione dell’Arte di Ulassai, il 26 giugno apre al pubblico il nuovo allestimento della collezione permanente dal titolo, Maria Lai. Fame d’infinito.
Arte da vedere, sentire, toccare: mai come in occasione del nuovo allestimento, le opere di Maria Lai attraverseranno ogni barriera fisica e intellettuale. Una mostra che è esperienza multisensoriale, concepita per favorire un nuovo approccio all’arte e nutrire la curiosità dei visitatori. Per soddisfare la nostra Fame d’infinito, l’esposizione recupera il dialogo diretto con il pubblico dopo lo stop per l’emergenza sanitaria e la riapertura dell’istituzione museale, avvenuta un mese fa.
La mostra è organizzata dalla Fondazione Stazione dell’Arte con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Ulassai e della Fondazione di Sardegna. Curata da Davide Mariani, direttore del museo dedicato a Maria Lai, Fame d’infinito scandisce l’intero percorso dell’artista attraverso l’esposizione delle opere più significative da lei donate al Comune di Ulassai. La collezione restituisce, nella sua totalità, l’esperienza creativa di Maria Lai: dalle sculture ai disegni a matita e su china, dai telai alle tele cucite, dai celebri pani ai libri cuciti, dalle geografie alle installazioni e agli interventi ambientali.
Sulla copertina del numero di maggio della rivista Arte, uno dei globi cancellati di Emilio Isgrò. “La risposta al virus” è il titolo “Gli artisti si mobilitano. Riflessioni e proposte per far fronte alla crisi”. Come sarà il futuro? Come sempre è in tempi di crisi e di dubbio che dobbiamo guardare all’arte e agli artisti per mostrarci possibili vie da percorrere. All’interno della rivista un articolo straordinario, “Navigare a vista”, scritto dall’artista con le sue riflessioni e pensieri sulla situazione attuale.
Artforum ha pubblicato un’incredibile recensione scritta da Alessandra Pioselli (tradotta da Marguerite Shore) sulla’ ormai celebrata retrospettiva di Maria Lai al MAXXI di Roma.
«Durante tutta la sua opera, Lai ha dialetticamente sondato luci e ombre. La mostra enfatizza questo sforzo, sottolineandolo attraverso il sottotitolo “Tenendo per mano il sole”, dalla prima “Fiaba cucita” dell’artista, 1989-96, un libro di tessuto ricamato che mostra un percorso dall’oscurità all’illuminazione. »
La mostra rimarrà aperta al pubblico sino al 12 gennaio 2020.
Le nostre più sincere congratulazioni al nostro talentuoso Emilio Isgró per essere stato premiato con l’Ambrogino d’Oro questo sabato 7 dicembre! Come da tradizione, nella giornata dedicata a Sant’Ambrogio (santo patrono di Milano) si tiene una cerimonia ufficiale per la consegna degli onori con cui il Comune di Milano esprime la sua gratitudine a coloro che dedicano la propria vita al bene comune: uomini, donne, associazioni e organizzazioni che hanno saputo dare un contributo speciale alla città. Bravo Emilio!
Una nuova mostra su Maria Lai ha appena aperto le porte a Matera, incentrata sullo stretto rapporto dell’artista con lo stilista di fama internazionale Antonio Marras (1961, Alghero). Nella suggestiva cornice di Palazzo Lanfranchi, Trama doppia. Maria Lai, Antonio Marras presenta oltre 300 opere realizzate dai due artisti sia separatamente che a quattro mani, accuratamente selezionate dalla collaborazione dei rispettivi archivi. La mostra è stata fortemente voluta da Marras e ideata con Francesco Maggiore per omaggiare “una compagna di viaggio, una musa, un’ amica geniale affettuosa e custode dell’anima“.
Questa straordinaria mostra sarà aperta al pubblico fino all’8 marzo 2020, da non perdere!
In occasione della Miami Art Week, ICA Miami celebra la sua ultima stagione di mostre esibendo, tra gli altri artisti eccezionali, questo straordinario pezzo di Odili Donald Odita.
Se sei in città, non perdere l’occasione di vederlo, il museo è aperto dalle 11 alle 19, ingresso gratuito!
Immagine: Odili Donald Odita, Mamba Negra (2019)
Frutto della collaborazione tra M77 Gallery e 5 Continents Editions, nella giornata di martedì 3 dicembre 2019 avranno luogo a Milano due appuntamenti dedicati a Maria Lai.
Il primo momento di incontro si svolgerà dalle ore 10.30 alle ore 12.00 presso l’ex Aula Magna dell’Accademia di Brera. In questa sede Elena Pontiggia, storica dell’arte, avrà modo di dialogare con Bartolomeo Pietromarchi, direttore MAXXI Arte, Luigia Lonardelli, curatrice MAXXI, Francesca Alfano Miglietti, storica dell’arte nonché con Maria Sofia Pisu, presidente della Fondazione Maria Lai.
Il secondo appuntamento sarà un talk ospitato da M77 Gallery alle ore 19.00 moderato da Massimo Torrigiani. La serata vedrà l’intervento di Elena Pontiggia, Maria Sofia Pisu, Giorgio Dettori, amico dell’artista e suo fidato fotografo, e Walter Baldi, collezionista. Per l’occasione la galleria presenterà al pubblico un’opera inedita di Maria Lai appena acquisita dall’Archivio.
Elemento cardine di questo confronto a più voci sarà il ruolo dell’artista sarda nel panorama italiano ed internazionale, la fortuna critica e le opportunità che si stanno concretizzando grazie alla cono- scenza più puntuale di Maria Lai e della sua opera, alla quale hanno contribuito a dare grande visibili- tà le mostre organizzate in suo onore negli ultimi anni: si pensi alla presenza alla 57a Biennale d’Arte di Venezia (2017), a Documenta 14 ad Atene e Kassel (2017), alla mostra Maria Lai. Il filo e l’infinito a Palazzo Pitti (2018) ed, infine, alla grande retrospettiva tutt’ora in corso al MAXXI di Roma, Maria Lai. Tenendo per mano il sole (19 giugno 2019 – 12 gennaio 2020).
In occasione della mostra personale di Emilio Isgrò alla Fondazione Cini, Treccani Arte pubblica la monografia completa, sino ad oggi, dell’artista, curata – proprio come la mostra stessa – da Germano Celant.
Il volume documenta la carriera dell’artista dal 1962 ad oggi, aprendosi con una conversazione tra Celant e Isgró tenutasi a luglio 2019. La pubblicazione è arricchita da una raffinata selezione di immagini dall’archivio dell’artista e da un contributo inedito, la cancellazione del “Moby Dick” di Herman Melville .
La mostra sarà aperta fino al 24 novembre!
Siamo lieti di annunciare l’inizio della nostra collaborazione con Artnet! Nella nostra pagina dedicata sulla piattaforma ora puoi trovare una selezione di opere d’arte disponibili di artisti nel nostro elenco. Il pezzo di Avish Khebrehzadeh mostrato qui è stato selezionato per un servizio sulla newsletter del sito. Vai a dare un’occhiata alla nostra pagina se non l’hai già fatto!
Immagine: Avish Khebrehzadeh As for Me, I Confess that I Should like to be like Him (2018); olio su tela, cm 51×41
Nel numero di questo fine settimana di Robinson di La Repubblica un grande articolo scritto da Gregorio Botta sulla retrospettiva di Emilio Isgró alla Fondazione Cini di Venezia: “Le sue opere sono macchine visive costruite per creare shock mentali, per minare il buonsenso, in cui lettere e figure svaniscono” . La mostra a cura di Germano Celant è in mostra fino al 24 novembre, da non perdere!
Il nostro amato e talentuoso artista Emilio Isgró compie oggi 82 anni! Ci riuniamo intorno a lui in questo giorno molto speciale per augurargli il più meraviglioso dei compleanni e altri cento pieni di arte e poesia!
Immagine: Emilio Isgró, (dettaglio di) Mattino d’Agosto (2010); tecnica mista su tela, cm 70×100
Sulla copertina di oggi de La Lettura del Corriere della Sera, Triptychos Post Historicus di Braco Dimitrijevic. Il pezzo è un omaggio a questo capolavoro di Kasimir Malevic, una figura di spicco nella produzione dell’artista il cui ritratto è rappresentato due volte nella nostra mostra “Traveling to Post History“. Grazie a Gianluigi Colin e al team editoriale della rivista! Vai a prendere la tua copia presso l’edicola più vicina!
Immagine: Braco Dimitrijevic Triptychos Post Historicus, Museo Statale Russo, San Pietroburgo (2006)
Prima parte: “Head” Kasimir Malevic, 1916
Seconda parte: ascia
Terza parte: mela
Mentre Frieze Masters si apre con l’ultimo ritratto di Botticelli di proprietà privata in mostra, ecco un ritorno al passato di TRIPTYCHOS POST HISTORICUS di Braco Dimitrijevic. A metà degli anni Settanta Dimitrijevic iniziò a incorporare nelle sue installazioni dipinti originali presi in prestito dalle collezioni dei musei. Questo progetto è stato realizzato in numerosi musei di tutto il mondo come la Tate Gallery di Londra, il Louvre di Parigi, il Solomon R. Guggenheim Museum di New York (tra gli altri) e si unisce in un’armoniosa sintesi di arte e oggetti di uso quotidiano.
Immagine: Braco Dimitrijevic, TYCHOS POST HISTORICUS, Musée du Louvre, Parigi (1996)
I: Ritratto di giovane, Sandro Botticelli, ca. 1470-1475
II: candela accesa da Braco Dimitrijevic
III: Mela
Inaugurata il giorno del suo centenario, la mostra “Un silenzio e uno Sguardo” presso MANCASPAZIO a Nuoro, in Sardegna, mostra al pubblico una selezione dei primi lavori di Maria Lai. La mostra a cura di Chiara Manca continua nello sforzo di M77 di portare in primo piano una produzione meno conosciuta ma sorprendente dell’artista, iniziata con il nostro stand monografico all’edizione di quest’anno di Miart, Milano.
Questo piatto in ceramica, graffiato e poi smaltato, è tornato in Sardegna per la prima volta in oltre mezzo secolo per l’occasione.
La mostra prosegue fino all’8 ottobre ed è visitabile tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle 17 alle 20
M77 Gallery è lieta di informare che ‘Traveling to Post History’, personale dell’artista Braco Dimitrijevic curata da Danilo Eccher, è stata prorogata sino a domenica 13
ottobre. La mostra si propone come un percorso che attraversa i temi principali dell’artista iniziando con una grande installazione site specific, Sailing to Post History, per proseguire poi con una serie di lavori fotografici e altre due istallazioni delle quali una a parete, Balkan Walzer, e l’altra, Herlads to Post History, già scelta da Germano Celant per l’ormai celebre mostra Arts and Foods tenutasi presso la Triennale di Milano nel 2015.
Oggi celebriamo il primo centenario di Maria Lai. Sebbene ci abbia lasciato nel 2013, vive ancora attraverso le sue opere. In occasione di questa ricorrenza, il museo MAXXI (Roma), nell’ambito della retrospettiva a lei dedicata “Tenendo per mano il sole“, organizza un evento pubblico “Giornata Studio” per approfondire la complessa e affascinante carriera dell’artista attraverso le parole di critici ed intellettuali.
“L’uomo ha bisogno di mettere insieme il visibile e l’invisibile perciò elabora fiabe, miti, leggende, feste, canti, arte”
-Maria Lai
La personale di Braco Dimitrijevic “Travelling to Post History” è ora su Artland! Puoi visitare l’esposizione e conoscere meglio le opere d’arte mentre sei seduto comodamente a casa con il tour 3D online!
Link: https://www.artland.com/exhibitions/cjy9yjwas11p50742so810z7u
Inaugura oggi Wopart, la fiera internazionale d’arte dedicata alle opere su carta. Esporremo una selezione di opere di Emilio Isgró, Maria Lai, Avish Khebrehzadeh e Braco Dimitrievic. La fiera sarà aperta oggi fino alle 21:00 e dalle 11:00 alle 19:00 il 20, 21 e 22. Vieni a trovarci al nostro stand B06!
Immagine: Avish Khebrezedeh, Blue Tank (2018); grafite su carta Kochi Mashi, cm 200×270
Citata nell’editoriale Artsy di oggi “10 Iranian Artists Who Are Shaping Contemporary Art” (I 10 artisti contemporanei iraniani più influenti), la nostra talentuosa Avish Khebrehzadeh! “Le opere psicologicamente cariche di Avish Khebrehzadeh sono intrise delle sue esperienze di migrazione e di vita in diversi Paesi. Nozioni di dislocazione, sospensione, mistero e straniamento sono presenti nelle sue opere sorprendenti quanto malinconiche. Khebrehzadeh sfrutta i media tradizionali come disegno, pittura, animazione e film, approcciandosi anche a tecniche meno convenzionali come olio d’oliva e resina su carta”. Alla luce di una nuova importante acquisizione della prestigiosa collezione dell’Albertina Museum, continua a stupire. Le sue opere sono attualmente disponibili presso il nostro stand WopArt e su richiesta.
Link all’articolo completo: https://www.artsy.net/article/artsy-editorial-10-iranian-artists-shaping-contemporary-art
Immagine: Avish Khebrehzadeh, Maskhara 83 (2013); pennarello di grafite e feltro su strati di carta, cm 35,5×43
“A un esame più attento, non si tratta di un ripristino, ma di una domanda sulla rappresentazione. È un gesto quasi rivelatore, sopra e sotto, fuori e dentro, parola e immagine”. A parlare è Germano Celant, curatore di Emilio Isgró, una mostra antologica dell’artista che aprirà il 13 settembre alla Fondazione Cini a Venezia. La citazione è tratta da un dialogo approfondito tra i due pubblicato oggi sul Corriere della sera.
Link all’articolo completo: https://www.corriere.it/cultura/19_settembre_09/isgro-celant-venezia-mostra-fondazione-cini-bdef5d72-d332-11e9-b7e8-6cf2f2f7881d.shtml?refresh_ce-cp
Immagine: Emilio Isgró, Una pagina di Moby Dick cancellata (2019)
Il prossimo 13 settembre inaugurerà a Venezia Emilio Isgrò, antologica dell’artista curata da Germano Celant presso la Fondazione Cini. La mostra si articola come un viaggio attraverso la sua prolifica produzione artistica incentrata sulla complessa natura del linguaggio. Isgrò prosegue questa sua indagine dedicandosi alla cancellazione del Moby Dick di Herman Melville evidenziando nello scritto parole estinte e messaggi nascosti. Il testo scorrerà sulle pareti in un’istallazione immersiva e conterrà al suo interno – come nel ventre di una balena – una ricca selezione di opere: dalle prime cancellature di libri datati 1964, sino a quelle più recenti dei Codici ottomani.
L’esposizione rimarrà aperta al pubblico sino al 24 novembre e sarà accompagnata da un catalogo pubblicato dalla casa editrice Treccani.
Emilio Isgrò, “il pittore che cancella”, sulla copertina del numero di settembre di Arte dedicato all’artista ed alla sua mostra antologica di prossima apertura presso la Fondazione Cini di Venezia per la curatela di Germano Celant.
“Il Moby Dick cancellato è un’opera ‘canguro’. Mi piace pensarla come il marsupio all’interno del quale conservo oltre mezzo secolo di cancellature […]”.
Nell’immagine: Emilio Isgró, Il Viaggio delle Parole (2018); acrilico su tela, cm 253×187,5
Pubblicato oggi sul Financial Times un nuovo articolo sulla retrospettiva di Maria Lai al MAXXI: “Quattro anni prima della sua scomparsa, Lai installò 13 telai nella città sarda di Aggius, come parte di un’azione che includeva musica, canti, poesie e filastrocche. Intitolato “Essere è tessere. La tessitura dà spettacolo”, ricorda che la tessitura era per Lai più che uno strumento per fare arte; era il suo mondo di cucire se stessa nel mondo”.
Per leggere l’intero articolo: https://www.ft.com/content/0fbfc506-c01e-11e9-9381-78bab8a70848
“Sul filo dell’arte con la Sardegna nel cuore”: pubblicata su Fmagazine di Cairo Editore la recensione di Lara Leovino sulla retrospettiva di Maria Lai al MAXXI, a Roma. La mostra si annuncia come un racconto, non condizionato da una cronologia, caratterizzato invece da intuizioni e discorsi che assecondano un percorso biografico e artistico peculiare. “Maria Lai è una donna speciale, è speciale da quando era una bambina. Nella Sardegna rurale della metà del XX secolo cresce in armonia con la natura: fantasiosa, spontanea, quasi selvaggia […] ”.
Tenendo per mano il sole è il titolo della mostra, e della prima Fiaba cucita realizzata, visitabile fino al 12 gennaio 2020.
Pubblicato oggi un altro fantastico articolo di Marinella Venanzi de Il Sole 24 Ore sulla grande mostra retrospettiva di Maria Lai al Museo MAXXI di Roma, Tenendo per Mano il Sole, aperta fino a gennaio 2020. “Un caleidoscopio di lenzuoli cuciti, tessuti e libri ricamati, favole animate e fotografie di opere performative. È la sua voce catturata nei video e nelle interviste: tutte le trame di Maria Lai.”
“Dichiaro di non essere Emilio Isgrò” (1971) di Emilio Isgró, è stato battuto ieri alla Casa d’Aste Pandolfini per un importo record di € 237.500,00! Siamo felici di vedere finalmente la statura di questo grande artista riconosciuto dal mercato dell’arte e orgogliosi di far parte di questo processo. “Ho sempre cercato di fare le cose in modo che non fossero controllate dal sistema, questo mi ha permesso di sentirmi libero”
Immagine: Emilio Isgró, Dichiaro di non essere Emilio Isgrò (1971), tela emulsionata in astuccio di legno; opera composta da sette pannelli, ciascuno cm 160×135, firmato sul retro.
Il giorno è finalmente arrivato! Domani Miart aprirà le sue porte per l’anteprima VIP. Il nostro stand rappresenterà gli anni ’60 nella sezione Decadi – a cura di Alberto Salvadori, direttore della Fondazione Ica Milano – in mostra alcuni splendidi pezzi della precedente produzione di Maria Lai. Resta aggiornato per ulteriori informazioni e immagini e vieni a trovarci al nostro stand B31!
M77 Gallery è lieta di annunciare l’evento A proposito di Maria Lai, occasione di riflessione sulla grande artista sarda scomparsa nel 2013, che si terrà presso gli spazi della galleria il prossimo 28 settembre dalle ore 19.
In questa occasione verrà presentato il libro Maria Lai. Arte e relazione (Ilisso, 2017) di Elena Pontiggia. Nel volume l’autrice ripercorre gli ambiti e le linee lungo cui la ricerca dell’artista si è sviluppata, attraverso lo studio di materiali inediti. All’incontro interverranno Elena Pontiggia e Maria Sofia Pisu, nipote dell’artista e presidente dell’Archivio Maria Lai, in conversazione con Cloe Piccoli, critica d’arte, curatrice e docente all’Accademia di Belle Arti di Brera.
Per l’appuntamento, una selezione di opere sarà allestita negli spazi di M77 Gallery e rimarrà aperta al pubblico da venerdì 28 settembre a sabato 13 ottobre 2018.
Sanlorenzo partner di Art Basel in Basel 2018 conferma il legame speciale con il mondo dell’arte presentando presso la prestigiosa fiera d’arte un’installazione che rende omaggio all’artista Emilio Isgrò, firmata da Piero Lissoni, art director del prestigioso marchio.
La suggestiva installazione allestita all’interno della Collectors Lounge è uno spazio etereo, come sospeso, il cui perimetro è segnato dalle cancellature di Isgrò riprodotte sulle pareti. Un mare di linee, segni e parole attraverso cui i modellini dei superyacht Sanlorenzo, esposti all’interno di teche in vetro, sembrano navigare circondando l’opera I viaggi della mente esposta al centro dell’installazione.
Il 22 maggio, presso la Stevenson Gallery (Città del Capo), si aprirà la mostra intitolata “Other world” di Odili Donald Odita. Dopo il successo della personale “Event Horizon” del 2011, la prossima mostra presenterà un nuovo corpo di lavoro dell’artista di origini nigeriane.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 22 maggio al 30 giugno 2018.
Emilio Isgrò e Michelangelo Pistoletto protagonisti di un incontro sull’arte pubblica tenutosi all’interno del programma ARTWEEK 2018 presso la Triennale di Milano.
Intervengono:
Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura
Emilio Isgrò e Michelangelo Pistoletto
Roberto Pinto, Coordinatore progetto ArtLine
Modera:
Marco Bazzini, Critico d’arte
La Triennale dedica una giornata ad Emilio Isgrò in occasione dell’apertura di “I Multipli Secondo Isgró”, una mostra dedicata alle opere multiple realizzate da Isgrò con Editalia nel segno di un’arte civile e democratica. Questo tema, caro a Emilio Isgrò, è alla base di tutte le opere presenti in mostra che partono dall’assunto del multiplo, opera democratica per eccellenza che consente attraverso la moltiplicazione di divulgare la sua arte e il suo messaggio. Il multiplo secondo Isgrò non è un’opera ripetuta ma nasce sempre con una grande autonomia e di questa conserva l’effetto nell’artigianalità del manufatto.
Il 18 Novembre dalle ore 10:30 si susseguiranno una serie di eventi e presentazioni legate all’artista e alla sua opera presso la sede del Museo in Viale Alemagna 6.
Verrà presto aperta al pubblico Gateway, la nuova installazione murale di Odili Donald Odita attualmente in allestimento presso la Eweson Lobby del Newark Museum di Newark, New Jersey. L’installazione sarà composta da otto colorati pannelli nell’inconfondibile stile geometrico dell’artista.
Siamo veramente felici di annunciare la prima grande retrospettiva museale americana dedicata all’opera di McDermott & McGough “I’ve Seen the Future and I’m not Going” che aprirà al Dallas Contemporary in concomitanza con l’installazione pubblica del duo “The Oscar Wilde Temple” a New York City! Congratulazioni!
M77 Gallery desidera congratularsi con McDermott & McGough per la loro partecipazione a Documenta 14 con l’opera The Greek Way, un’installazione che comprende sette dipinti del duo che incuriosiranno ed emozioneranno i visitatori durante i 100 giorni di esposizione nella città di Atene.
Odili Donald Odita, Time Machine, 2016, Latex acrilico su pannello laminato, 244 x 122 cm
M77 Gallery è lieta di comunicare la sua partecipazione a Arte Fiera 2017
27 – 30 gennaio 2017
Preview giovedi 26 gennaio 2017
Padiglione 26 Stand B86
Viale della Fiera, 20
40127 Bologna
Ingresso: Ovest Costituzione
Alfabeti Sommersi
Emilio Isgrò e Anselm Kiefer a Palazzo Vecchio
1 -13 Novembre 2016
A cura di Marco Bazzini e Sergio Risaliti
In occasione del 50° anniversario dell’alluvione di Firenze saranno presentate per la prima volta e in un unico contesto fiorentino le opere di due grandi artisti del nostro tempo: Anselm Kiefer ed Emilio Isgrò. La mostra, a cura di Marco Bazzini e Sergio Risaliti, realizzata in collaborazione con le gallerie Lia Rumma e Tornabuoni Arte, sarà ospitata da 1 novembre al 13 novembre in Sala d’Armi a Palazzo Vecchio, dove si concentreranno nei giorni successivi gran parte degli eventi organizzati dal Comune di Firenze per ricordare i drammatici eventi del 1966, quando, verso le cinque del mattino del 4 novembre, l’Arno straripò trasformando la città in un immenso lago immerso nelle tenebre di acque limacciose, causando vittime e travolgendo nella sua furia auto e merci di ogni genere, quadri e sculture, libri e manoscritti, infangando preziosi affreschi, marmi e fondi oro, tessuti e arredi lignei.
Dal 29 giugno al 25 settembre 2016 Milano rende omaggio a Emilio Isgrò con una grande antologica contemporaneamente allestita in più sedi, a cura di Marco Bazzini. Emilio Isgrò, figura pressoché unica nel panorama dell’arte contemporanea nazionale e internazionale, ha fondato un nuovo linguaggio di grande originalità e trasparenza con le sue celebri cancellature e i suoi interventi sul testo in tutte le lingue e in tutte le forme. Tre le sedi del progetto espositivo: Palazzo Reale, dove sarà esposta una selezione di lavori storici ricca di oltre 200 opere tra libri cancellati, quadri e installazioni, Gallerie d’Italia dove sarà esposto in anteprima il celebre ritratto di Alessandro Manzoni dipinto da Hayez e cancellato in bianco, infine Casa del Manzoni, sempre con un nuovo lavoro: I promessi sposi cancellati per venticinque lettori e dieci appestati.
Dall’11 al 13 aprile 2015, M77 gallery è presente alla V edizione del MIA – Milan Image Art Fair (porta Nuova Varesine, piazza Lina Bo Bardi 1, Milano) con McDermott&McGough e con Bernardo Siciliano