Dall’11 ottobre 2022 al 14 gennaio 2023 a Milano, alla Rotonda di via Besana e alla galleria M77, si terrà la mostra Tied together di Kaarina Kaikkonen, a cura di Francesca Alfano Miglietti, la prima personale dell’artista in città.
Organizzata e promossa da M77 in collaborazione con il Comune di Milano – Cultura, la mostra si compone di due momenti complementari: gli spazi della galleria accoglieranno un’installazione site-specific e una selezione di opere recenti, alcune delle quali realizzate per questo appuntamento, mentre il Colonnato della Rotonda di via Besana sarà teatro di una grande installazione anch’essa site-specific.
Artista di spicco della scena internazionale, Kaarina Kaikkonen (Iisalmi, Finlandia, 1952), ha esposto in alcune delle più prestigiose istituzioni museali internazionali. In Italia ha partecipato ad occasioni espositive nei più important musei tra i quali MAXXI (2012) e il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci (2014), oltre ad essere stata ospite della Collezione Maramotti con la grande installazione Are We Still Going On? (2012).
L’artista è conosciuta per i suoi progetti ambientali e per le imponenti installazioni realizzate con elementi di vestiario, che rappresentano un insieme di voci in dialogo con gli spazi sociali. Come suggerisce il titolo della mostra, Tied together, le sue installazioni indicano una precisa visione del mondo: la possibilità di un cammino umano comune, in cui è indispensabile la vicinanza dell’altro.
Kaikkonen intesse nelle sue opere di vestiti, ordinatamente stesi e fluttuanti, una poetica in grado di interrogare e dialogare con ciò che le sta attorno, dando e ridando vita a capi che diventano allo stesso tempo, agli occhi del pubblico, nuovi e sconosciuti, familiari e ignoti, rassicuranti e inquietanti. La loro presenza evoca irrimediabilmente un’assenza, nell’antitetico coesistere dei concetti di copertura e svelamento, espressione e travestimento, trasformazione e messa in scena.
Scrive Francesca Alfano Miglietti, curatrice della mostra: “Che legame c’è tra abiti, corpo e memoria? Le opere di Kaarina Kaikkonen sono poetiche riflessioni sull’umanità in questo tempo, in ogni atto immaginativo e creativo vive la stessa relazione che esiste tra l’ombra e il corpo che la proietta. Kaarina Kaikkonen sa bene che ricreare esperienze è ricordare, e mostra così l’altra faccia di una presenza, i vestiti contengono la presenza di chi li ha indossati, e la sua opera pone lo spettatore di fronte a qualcosa di nuovo e sconosciuto, ma allo stesso tempo di estremamente familiare e intimo”.
Nella galleria M77 Kaarina Kaikkonen presenta opere composte da vari elementi di vestiario, frammenti di storie, una sorta di evocazione di esperienze individuali e collettive. L’utilizzo di vecchie giacche e camicie da uomo, in particolare, hanno un significato biografico per Kaikkonen: «Mio padre morì quando ero piccola, e dopo la sua morte ho iniziato a indossare i suoi abiti per sentire le sue braccia intorno a me; lui e mia madre rivivono insieme a tutte le persone che costituiscono l’umanità unita delle mie installazioni». In queste opere è svanita la presenza fisica dei corpi e ne resta il ricordo che non diviene un’ombra, ma volo, leggerezza, trasformazione. Un insieme che crea l’ambientazione magica di curiosità e fascinazione, tipica delle sue opere, che vuole stimolare e “includere” lo spettatore.
Nel porticato della Rotonda di via Besana, con il supporto di MUBA – Museo dei Bambini Milano, l’artista installerà una grande opera Kaarina Kaikkonen. Tied together: più di un migliaio di camicie che sembrano animarsi, muoversi, volare. L’aspetto monumentale dell’installazione, racconta anche il dialogo che l’artista intesse con gli elementi architettonici del colonnato della Besana, in cui le camicie legate insieme (tied together), tra le colonne, ci inviteranno a guardare in alto, una delle caratteristiche del suo modo di pensare l’arte.
Le camicie saranno raccolte grazie al supporto straordinario dell’organizzazione umanitaria di cooperazione internazionale Humana People to People Italia, che fornirà le centinaia di capi necessari per l’evento, e attraverso il coinvolgimento di tutti quelli che dal 5 al 23 settembre 2022 vorranno donare o prestare i propri indumenti tramite tre centri di raccolta sparsi nel capoluogo lombardo: all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, facendo riferimento a Emanuela Mancino, docente di Filosofia dell’educazione e Pedagogia della comunicazione (emanuela.mancino@unimib.it), al MUBA, il Museo dei Bambini, che ha sede all’interno della Rotonda di via Besana, facendo riferimento a Barbara Merati (b.merati@muba.it), e alla stessa galleria M77 (info@m77gallery.com).
In occasione della mostra sarà realizzato un catalogo edito da che raccoglierà, oltre al testo della curatrice, una conversazione con l’artista e le immagini di tutte le opere in mostra.