Emilio Isgrò “The abiura di Galileo” – Palazzo del Bo, Università degli Studi di Padova

In occasione dell’inaugurazione dell’801° anno accademico, il 13 febbraio, è stata svelata l’opera che l’artista Emilio Isgrò ha realizzato per il diciottesimo anniversario dell’Università di Padova: “L’abura di Galileo”, installazione in due atti.

In quest’opera l’artista cancella Galileo Galilei, o meglio, cancella il testo di quell’abiura da lui pronunciata davanti ai cardinali inquisitori il 22 giugno 1633 come atto di pentimento e di costrizione per le sue innovative teorie scientifiche poi giudicate eretiche.

Il primo atto, intitolato “Eppur si muove” pone al centro del chiostro di Palazzo del Bo un grande globo di granito i cui continenti sono definiti da cancelli neri, cifra ormai inconfondibile dell’arte di Isgrò. Emergono solo poche parole distinte che astratte dal contesto acquistano significati nuovi e inediti. Le cancellature di Isgrò non sono un susseguirsi infinito di smentite, ma un inno all’amore e alla vita, cioè il contrario di ciò che generalmente vi si associa.