Maria Lai (Ulassai, 27 settembre 1919 – Cardedu, 16 aprile 2013) è oggi uno dei grandi nomi del panorama artistico internazionale.
Le sue opere sono presenti in importanti musei internazionali e in alcune delle più prestigiose collezioni private. Una delle voci più uniche e profonde dell’arte italiana dal dopoguerra, Maria Lai ha articolato la sua pratica artistica attraverso diversi media tra i quali la tessitura, il ricamo, la scultura, il disegno e la scrittura. Ogni opera riflette l’intensa eco di un rapporto antico che rievoca l’alba della narrazione e della poesia. Con Legarsi alla montagna (1981) e il coinvolgimento dell’intero paese di Ulassai, realizza la prima opera di arte relazionale in Italia, stravolgendo il tradizionale rapporto fra autore e spettatore dell’opera, trasformando il pubblico nel vero artefice dell’atto artistico.
L’artista è stata celebrata nel 2017 sia alla 57° Biennale di Venezia sia a Documenta 14, nelle due sedi di Atene e Kassel, e nel 2018 è stata protagonista dell’importante monografica Il filo e l’infinito a Palazzo Pitti a Firenze.